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Yoga e spot – una riflessione

By 17 Agosto 2024No Comments

Abbigliamento dedicato, costumi da bagno e calzature sportive, alimenti che aiutano le funzioni fisiologiche, soft drinks e beveroni dietetici, persino antidolorifici, computer portatili, compagnie di volo e servizi bancari, … La lista delle aziende che cavalcano in pubblicità il trend, ormai decennale, dello yoga si allarga a dismisura. Il binomio prodotto da vendere e asana, o ragazza sorridente che srotola un tappetino, è sempre più frequente. Il messaggio per il consumatore è chiaro: affidandoti al nostro brand, puoi stare sereno e rilassato. Salute, benessere, equilibrio di corpo e mente, autostima, nessuna preoccupazione, nessun problema e tanto tempo libero da dedicare a te stesso e alle cose che ami di più. Insomma lo yoga vende. E’ ormai assodato. L’abbinamento yoga e pubblicità non è una novità e non stupisce più, né tantomeno scandalizza nessuno.

Recentemente però ci è venuta voglia di commentare lo spot della linea di assorbenti Lines Lady Specialist che gira in questi mesi sui nostri schermi: https://youtu.be/0Emw3dLttfU?si=Gn17n7dqYPoTE8vK

Due signore, non più giovani, sedute a gambe incrociate sono ritratte in una palestra. Una signora incita la compagna a “liberare l’energia” e l’altra risponde di essere troppo impegnata a trattenere la pipì. In un secondo passaggio dello spot le protagoniste hanno assunto posture yoga e, poiché hanno indossato il pannolino, possono finalmente “liberare l’energia “. 
Come abbiamo cercato di presentare ai nostri allievi, attraverso ripetuti incontri sul tema della salute del pavimento pelvico, l’incontinenza urinaria è sicuramente un problema oggi molto diffuso per una serie di motivi legati allo stile di vita moderno occidentale. Ma è proprio la tonificazione dei muscoli del perineo, attraverso pratiche ed esercizi specifici dello yoga (mulabhanda in primis) che può tenere lontano questo fastidioso disturbo. Pertanto dovremmo affermare che è lo yoga che ci protegge e che ci consente di vivere una vita sana e attiva a qualsiasi età, nonché priva di momenti “imbarazzanti”, non il pannolone. Dovremmo dire: pratico yoga, quindi non ho bisogno di Lines! Il messaggio dello spot è ovviamente l’opposto. Il prodotto da vendere non è lo yoga; lo yoga è solo un’ambientazione di moda, un set come un altro.

Questo tipo di messaggi banalizzano la pratica millenaria dello yoga, la ricchezza spirituale e culturale che lo caratterizza e che richiede anni di studio e di approfondimento da parte di insegnanti qualificati.

E’ vero che lo yoga è patrimonio dell’umanità ed è di tutti e per tutti, ma non per questo, e in quanto privo di copyright, deve poter essere sfruttato, semplificato, mercificato e volgarizzato dai cosiddetti creativi per qualsiasi tipo di campagna promozionale, arrivando persino a ribaltarne il messaggio!

Peggy Eskenazi e Emanuela Ghi